lunedì 28 aprile 2008

Riparte la «Tirrenica». E torna il fronte del no

PAESAGGIO - Riparte la «Tirrenica». E torna il fronte del no
Marco Gasperetti
Corriere della Sera 28/04/2008

GROSSETO - L`autostrada Livorno-Civitavecchia si farà.
Parola di Altero Matteoli, senatore di An e sindaco di Orbetello.
E, salvo colpi di scena, prossimo ministro delle Infrastrutture.
Affermazioni autorevolissime, dunque, che già stanno mettendo in allarme l`esercito dei contrari: comitati e ambientalisti, vip ed ecologisti da anni schierati sul fronte del no.
«Sono passati 38 anni da quando da consigliere comunale a Livorno presentai una mozione per il completamento dell`autostrada - ricorda Matteoli - e ancora non è stato fatto niente. Io sono per informare, ascoltare tutti e poi agire. E il governo Berlusconi agirà, perché Pecoraro Scanio non può più bloccare niente e la Regione Toscana è favorevole. I Costi? La Tirrenica si finanzia da
sola grazie al project financing».
Riccardo Conti, assessore Pd (area Ds) alle Infrastrutture della Regione Toscana è d`accordo: «Se Matteoli conferma di essere favorevole al tracciato costiero ha il nostro ok convinto.
Anche perché fu lui a bocciare l`ipotesi del ministro Lunardi, collega di governo, di un tracciato collinare e ad appoggiare la nostra proposta. Il progetto è all`analisi del Cipe. Il ministro Antonio Di Pietro aveva espresso parere favorevole. Attendiamo fiduciosi l`inizio dei lavori».
Il governatore Claudio Martini conferma: «Completare la Tirrenica, infrastruttura strategica, è una delle cinque priorità del programma della Regione».
Eppure c`è chi pensa che il via ai lavori non sarà ormai una pura formalità. L`opposizione all`autostrada è trasversale.
Contrari sono il fisico Gianni Mattioli, lo storico Nicola Caracciolo, il professore Alberto Asor Rosa, il giornalista Furio Colombo. Sostengono le ragioni del no, pure i parlamentari Franco Bassanini ed Esterino Montino. E il neo senatore Pancho Pardi,
Italia dei Valori, lo stesso partito del favorevole Di Pietro.
«Non capisco il voltafaccia della Regione che una volta era favorevole al rimodernamento dell`Aurelia senza nuovi tracciati - dice Pardi - e poi ha scelto la via dei costi e del maggior impatto ambientale. Anche perché il vecchio tracciato nell`Aurelia non si può eliminare».
Pronto a dare battaglia Vittorio Emiliani, già presidente della Rai: «Docenti del Politecnico e della Cattolica di Milano hanno dimostrato che il progetto ha un rapporto costi benefici assolutamente negativo. Altro che project financing: per risparmiare 12 minuti si spenderanno un sacco di soldi e i luoghi più belli della Maremma saranno invasi da traffico e cemento».
Gli ambientalisti annunciano battaglia. Fulco Pratesi (Wwf): «Basta con gli scempi. C`è un bel progetto dell`Anas per il raddoppio dell`Aurelia».
Fabio Roggiolani, leader dei Verdi toscani: «Torna lo spettro dell`autostrada che devasta il territorio e mangia i soldi dei cittadini. Torneremo in piazza».