domenica 7 settembre 2014

Marea nera nel Golfo del Messico: BP rischia multa record

La storia di Somaa, adolescente rapita e fuggita dai fondamentalisti

Venezuela: polemica sul 'Padre nostro' chavista

Joseph Ratzinger e Mario Bergoglio: la guerra civile in Italia nelle encicliche Spe Salvi, Caritas in Veritate e Lumen Fidei (La Teoria della Filosofia Aperta Volume 4), Libro di Claudio Simeoni - - Storia e filosofia - ilmiolibro.it

Joseph Ratzinger e Mario Bergoglio: la guerra civile in Italia nelle encicliche Spe Salvi, Caritas in Veritate e Lumen Fidei (La Teoria della Filosofia Aperta Volume 4), Libro di Claudio Simeoni - - Storia e filosofia - ilmiolibro.it:

 L'analisi delle encicliche Spe Salvi, Caritas in Veritate e Lumen Fidei secondo i principi della Religione Pagana e della società democratica. Joseph Ratzinger e Mario Bergoglio, capi di una monarchia assoluta in nome del dio padrone e creatore, tendono a ricostruire la monarchia assoluta in Italia in presenza di una Costituzione Democratica: le loro strategie di intervento nella società civile.

martedì 5 agosto 2014

Pesanti attacchi contro gli Yezidi a Şengal.Un nuovo massacro è questione di ore – UIKI ONLUS

dal sito:

Pesanti attacchi contro gli Yezidi a Şengal.Un nuovo massacro è questione di ore – UIKI ONLUS





Pesanti attacchi contro gli Yezidi a Şengal.

Un nuovo massacro è questione di ore

Pesanti attacchi contro gli Yezidi a Şengal.Un nuovo massacro è questione di ore
Jihadisti/Islamisti
di IS avanzano per l’islamizzazione forzata e nuovi massacri.Yezidi e
altre comunità religiose a Şengal nel mirino mortale dell’organizzazione
terroristica IS!
Nella notte tra il 2 e il 3 agosto 2014
le zone di ed attorno a Şengal sono state attaccate dagli islamisti
dell’organizzazione terroristica IS (già ISIS, il più brutale e
pericoloso dei sottogruppi di Al-Qaeda) tra l’altro con le armi di cui
hanno fatto bottino in Iraq e alcune sono state persino conquistate.
I combattenti di IS avanzano sempre di
più verso il centro della città di Şengal. Pare che in molti villaggi
siano già state issate le bandiere dello „Stato Islamico”. Fonti locali
riferiscono che IS con la conquista di Şengal intende crearsi un
corridoio da Mosul, passando per Tal Afar e Şengal in direzione ovest
verso il Rojava (Siria settentrionale).
Le prime uccisioni e distruzioni di
città sacre degli Yezidi si stanno già verificando ovunque. La città di
Şengal è una città sacra per la comunità religiosa degli Yezidi. Già
nell’agosto 2007 è stata oggetto degli attacchi di organizzazioni
islamiste. In diversi attacchi dinamitardi all’epoca sono stati uccisi
oltre 700 civili.
La popolazione di Şengal apparitene alla
comunità religiosa curda degli Yezidi. Se la città dovesse essere
completamente occupata da IS, questo determinerebbe per la popolazione
locale il rischio di un massacro. Già ora fonti locali riferiscono che
fino a 200.000 sono in fuga da Şengal e aree circostanti in direzione di
Dihok (Dohuk)– per carenza di acqua e cibo sta per verificarsi una
nuova catastrofe.
Alcune settimane fa si è già verificata
una fuga di massa di oltre 5.000 persone che per paura di attacchi e
uccisioni hanno lascito le loro città ed i loro villaggi – motivo della
fuga erano le uccisioni di diversi braccianti agricoli yezidi, che sono
stati letteralmente giustiziati in mezzo alla strada.
La popolazione di Şengal si era più
volte appellata ai responsabili politici perché fossero rafforzate le
misure di sicurezza della città, dato che i residenti yezidi
costituiscono un obiettivo dichiarato degli islamisti. Un’offerta
dell’Unione delle Comunità del Kurdistan KCK arrivata dalle montagne di
Qandil, per la quale le forze di difesa del popolo HPG si sarebbero
occupate della sicurezza di Şengal non ha avuto il permesso del KDP
sotto la guida di Barzani.
L’uccisione di yezidi per gli islamisti è
un mezzo per raggiungere il loro fine, ovvero la cacciata dei
cosiddetti „cafir“ (senzadio/miscredenti) dalla regione e per
proclamarvi il loro stato islamico. Dall’inizio della guerra in Siria e
in particolare negli ultimi mesi, la regione di confine serve agli
islamisti come zona di ritirata e preparazione per la loro barbara
guerra in Siria. Ma non solo la Siria, anche una parte dell’Iraq fa
parte dei loro obiettivi.
Dal punto di vista di questi islamisti,
caratterizzato dal disprezzo per gli esseri umani, sarebbe „halal“
(permesso secondo il punto di vista islamico) togliere di mezzo „cafir“
(senzadio/miscredenti) come p.es. in questo caso gli yezidi, ma anche
altre comunità religiose come aleviti, cristiani, ebrei, ecc., ma anche
gruppi di popolazioni come curdi, armeni, aramei, assiri, ma anche
sunniti che si oppongono alla lettura dell’Islam dei cosiddetti
guerrieri di Dio nel raggiungimento dei loro obiettivi, ovvero la
fondazione di uno stato islamico e questo con ogni mezzo disumano.
Dopo l’attuale situazione a Şengal
abbiamo timori ancora più grandi per gli yezidi che vivono nel Kurdistan
meridionale/Iraq settentrionale e in Iraq, dato che situazioni simili
hanno portato ogni volta ad ulteriori soprusi, fino ai linciaggi di
massa. Noi, come Federazione delle Associazioni Yezide condanniamo con
forza gli attacchi e le uccisioni da parte di IS, che sono crimini di
guerra e crimini contro l‘umanità – questi devono cessare
immediatamente.
Ci troviamo di fronte alla minaccia di
un nuovo genocidio con molti massacri, non solo contro la popolazione
yezida curda, ma anche contro tutti quei gruppi di popolazione che non
rientrano nella loro visione del mondo caratterizzata dal disprezzo per
gli esseri umani. La protezione e la difesa degli yezidi è improrogabile
e deve essere garantita immediatamente. Oltre a questo chiediamo che
tutte le organizzazioni democratiche e progressiste, istituzioni,
organizzazioni per i diritti umani e la comunità internazionale
finalmente agiscano per porre fine a queste azioni disumane.
In particolare la Germania a questo
proposito ha grandi responsabilità, dato che molti curdi yezidi sono
cittadini tedeschi e concepiscono la protezione dei loro correligionari
in patria come la loro stessa protezione. Inoltre condanniamo tutte le
forze che partecipano a questa politica dello sfruttamento, prima tra
tutte IS! Chiediamo all’opinione pubblica internazionale di rompere il
silenzio e di agire per l’umanità!
La nostra solidarietà ai resistenti a
Şengal oggi è più urgente che mai! Dobbiamo impedire ulteriori genocidi
nei confronti della popolazione curda yezida e di tutti i gruppi della
popolazione e comunità religiose alzano la nostra voce per la pace e la
libertà!
Siamo volentieri a disposizione per ulteriori informazioni.

Uniti contro il disprezzo degli esseri umani e i massacri – Insieme per la pace e l‘umanità!



FKÊ – Federazione delle Associazioni Yezide e.V.

Nienburger Straße 23, 27232 Sulingen – E-Mail:fke.ezdi@gmail.com /www.dergush.com