giovedì 18 luglio 2013

Greenpeace: Buona notizia rinuncia Monsanto a coltivare ogm in Ue

articolo completo al seguente link:
La Stampa - Greenpeace: Buona notizia rinuncia Monsanto a coltivare ogm in Ue:
Ogm impopolari in Europa; colosso prosegue però mais Mon810
Roma

Roma, 18 lug. (TMNews) - Per Greenpeace è una "buona notizia", l'annuncio diffuso dalla multinazionale americana Monsanto di ritirare nei prossimi mesi quasi tutte le richieste per la coltivazione di organismi geneticamente modificati (Ogm) nell'Unione europea. L'organizzazione ambientalista ha accolto con favore l'annuncio, ricordando tuttavia che il colosso statunitense "cercherà di continuare la vendita del suo controverso mais Mon810, ultimo residuo delle coltivazioni ogm in Europa (vietato in Italia, Francia e Germania).
(...)

sabato 8 giugno 2013

Io Firmo il referendum Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille

 link all'evento su Facebook:
Io Firmo il referendum Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille:
Per restituire l’effettiva libertà di scelta ai cittadini. Vogliamo che la quota relativa alle scelte non espresse sull’8xMille (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno, ridistribuita alle confessioni religiose) rimanga in capo al bilancio generale dello Stato.

Viene abrogata la disposizione che prevede che anche l’8x1000 di chi non esprime alcuna indicazione venga ripartito tra le confessioni religiose. Effetti: la quota relativa alle scelte non espresse (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno) rimarrebbe in capo al bilancio generale dello Stato anziché essere ripartita in favore soprattutto (al 90%) della Conferenza episcopale italiana. Non si arrecherebbe alcun danno alle attività caritatevoli, visto che il fondo 8x1000 si è moltiplicato per cinque negli ultimi 20 anni, arrivando alla cifra record di un miliardo e cento milioni di euro l’anno!

“Volete che sia abrogata la legge 20 maggio 1985, n. 222, limitatamente all'articolo 47, terzo comma, limitatamente al secondo periodo: "In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse ?"

mercoledì 5 giugno 2013

2000 anni di storia sepolti da 30 palazzi

  petizione da firmare al seguente link:
2000 anni di storia sepolti da 30 palazzi:
Ancora una volta il patrimonio archeologico di Roma rischia di essere devastato. I soliti noti dell’edilizia romana, infatti, stanno per seppellire sotto 400.000 mc di cemento una vastissima area archeologica risalente alla fine del II secolo d.C., sorta al termine di uno dei periodi più floridi della storia di Roma: l’età degli imperatori adottivi, iniziata nel 96 con l’elezione di Nerva e terminata con la morte di Commodo, figlio di Marco Aurelio, l’unico successore non “adottato”.
Il sito archeologico si trova nel quadrante sud di Roma, nella zona di Grottaperfetta, tra l’omonima via, via Berto e via Ballarin. Nel complesso sono stati rinvenuti una villa con pregevoli mosaici, due tracciati stradali con basoli (uno dei quali probabilmente univa la via Ardeatina con la via Anagnina), un piccolo mausoleo, nonché una necropoli con 694 sepolture e 4 sarcofagi.
Su http://www.stop-i60.org/raccolta-multimediale/foto/ (sito del Coordinamento che si sta battendo a difesa del patrimonio archeologico e della vivibilità del quartiere) sono visibili alcune foto degli scavi.
(...)

sabato 1 giugno 2013

Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille | Cambiamonoi

Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille | Cambiamonoi:
Per restituire l’effettiva libertà di scelta ai cittadini. Vogliamo che la quota relativa alle scelte non espresse sull’8xMille (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno, ridistribuita alle confessioni religiose) rimanga in capo al bilancio generale dello Stato.

Viene abrogata la disposizione che prevede che anche l’8x1000 di chi non esprime alcuna indicazione venga ripartito tra le confessioni religiose. Effetti: la quota relativa alle scelte non espresse (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno) rimarrebbe in capo al bilancio generale dello Stato anziché essere ripartita in favore soprattutto (al 90%) della Conferenza episcopale italiana. Non si arrecherebbe alcun danno alle attività caritatevoli, visto che il fondo 8x1000 si è moltiplicato per cinque negli ultimi 20 anni, arrivando alla cifra record di un miliardo e cento milioni di euro l’anno!

“Volete che sia abrogata la legge 20 maggio 1985, n. 222, limitatamente all'articolo 47, terzo comma, limitatamente al secondo periodo: "In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse ?"

venerdì 26 aprile 2013

L empire du chaos

Cet essai pose le problème de l’avenir de l’empire américain, à partir d’une question clé : le pouvoir des États-Unis est-il surtout économique ou, finalement, essentiellement militaire ? Pour y répondre, Alain Joxe revisite d’abord les fondements de l’État, de la République et de l’empire chez Machiavel, Hobbes et Clausewitz : c’est par la fonction de protection, y compris économique, que l’État légitimise le monopole de la force armée et éloigne la « guerre de tous contre tous », cet état de nature dont on émerge à la fin du Moyen Âge. Or on paraît aujourd’hui y retomber, sous la forme notamment d’une religiosité fanatique politisée par des clergés abusifs dans les trois religions du Livre. En analysant ensuite l’évolution de la doctrine stratégique américaine depuis la guerre du Golfe, l’auteur éclaire les causes profondes des « petites guerres » qui éclatent partout : les États-Unis, malgré leur pouvoir, ne se soucient ni de conquérir le monde pour y faire régner l’ordre et la paix, ni de prendre en charge la protection générale des citoyens. Ils cherchent seulement à réguler le désordre par des coalitions de circonstance, en dehors du droit international. Ils pratiquent la répression des symptômes de désespoirs ou la punition des crimes terroristes, sans s’attaquer aux causes créant partout des « processus de paix en panne ». D’où l’importance, pour l’auteur, que les Républiques groupées en Europe organisent à l’échelle globale une résistance à ce « chaos impérial ». Table des matières Avant-propos - Comprendre les causes de la violence politique - Le risque de la violence globale - L’empire américain, ordonnateur du désordre - 1. La République et l’espérance - Genèse de l’empire du chaos - Les Républiques sociales contre l’empire du chaos - La Constitution de l’an I - 2. Hobbes, accouchement de la République protectrice : Léviathan contre Béhémoth - L’État divin mortel contre le désordre chaotique - Empire, République trahie - Hobbes et Clausewitz aller et retour, « continuations » de la politique - 3. Violence et globalisme - Hiérarchisation et globalité - La « fin du capitalisme », un problème d’école - Dépasser le chaos ? - 4. Le globalisme clintonien, une approche stratégique du désordre - Comprendre les débats stratégiques américains - 1993 : l’année des trois paradigmes stratégiques pour l’après-guerre froide - 1994-1995 : la « Révolution dans les affaires militaires » (RMA) - Le rôle de la fin de la guerre bosniaque dans la promotion de l’OTAN renouvelée - 5. La militarisation de l’empire, de Clinton à Bush Jr - 1995-1996, nouvelle forme des alliances - La militarisation impériale - Coalition expérimentale et alliance traditionnelle - Diviser pour régner : claviers latino-américain et Balkans-Caucase-Asie centrale - Une disjonction euro-américaine paraît probable - 6. Maîtriser les crises de l’Eurasie par l’Asie centrale - L’Acte fondateur OTAN-Russie (1997) - Vers une campagne en Asie centrale - L’attaque du 11 septembre 2001 et la « guerre mondiale contre le terrorisme » - Conclusion :Inconvénients politiques et sociaux des postulats de l’empire du chaos - Postface à l'édition de 2004.


 Questo saggio si pone la questione del futuro dell'impero americano, da una questione chiave: il potere degli Stati Uniti è soprattutto economica o in ultima analisi, essenzialmente militare? In risposta, Alain Joxe prima rivisita i fondamenti dello Stato, la Repubblica e l'Impero Machiavelli, Hobbes e Clausewitz: qual è la funzione di protezione, anche economico, lo stato di legittima il monopolio della forza armata e rimuove la "guerra di tutti contro tutti", questo stato di natura che sta emergendo nel tardo Medioevo. Ora sembra essere caduta oggi, in particolare nella forma di una religiosità fanatica politicizzata dal clero abusivi nelle tre religioni del Libro. Poi, analizzando l'evoluzione della dottrina strategica degli Stati Uniti dopo la guerra del Golfo, l'autore illumina le cause di "piccole guerre" che scoppiano dappertutto: gli Stati Uniti, nonostante il loro potere, la cura per conquistare il mondo al fine di portare ordine e pace, o per sostenere la protezione globale dei cittadini. Cercano solo di regolare il disturbo da coalizioni ad hoc, al di fuori del diritto internazionale. Praticano la soppressione dei sintomi di disperazione o la punizione dei reati di terrorismo, senza affrontare le cause che creano ovunque "processo di pace in giù." Da qui l'importanza, per l'autore, che le repubbliche raggruppati in Europa organizzato su scala globale resistenza al "caos imperiale."