lunedì 28 aprile 2008

Aeroporto a Siena, no degli ambientalisti

Aeroporto a Siena, no degli ambientalisti
L'Unità ed. Firenze, 23-08-2007

Ambientalisti contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano.
Ad alzare il livello di attenzione le notizie secondo le quali Banca Monte dei Paschi e Aeroporto di Siena spa, hanno sottoscritto un accordo con il fondo Galaxy, per lo sviluppo dell’impianto. Un comitato di cui fanno parte anche Italia nostra, Wwf, Legambiente di Siena, professor Alberto Asor Rosa, ha fatto sentire la sua voce contraria ieri in un incontro mettendo in evidenza i pericoli che un progetto del genere avrebbe sull’ambiente.
«Sarebbe una ferita gravissima» ha puntualizzato Nicola Caracciolo presidente regionale di Italia Nostra. In una nota il comitato rileva che la zona interessata «rientra tra le venti aree nazionali più rappresentative per la tutela della biodiversità dell’intera ecoregione mediterranea. Un aeroporto internazionale non è solo una pista di atterraggio: l’impatto di una struttura simile va molto al di là del territorio in cui insiste la pista ed è paragonabile a quello di una vasta area industriale». «Sull’aeroporto di Ampugnano ci sarà una decisione condivisa» ha detto il presidente della Provincia di Siena Fabio Ceccherini, in un dibattito alla festa dell’Unità con il presidente della Regione Claudio Martini. «Ampugnano - ha continuato Ceccherini - è una struttura che è stata fino ad oggi minimamente operativa. Attualmente la società di gestione è nella fase di verifica della fattibilità del completamento dello scalo, anche in relazione ai bisogni della mobilità turistica e alle esigenze economiche del territorio. Negli anni scorsi la Fondazione Mps affidò un incarico per studiare come procedere per completare l’opera e in seguito a quello studio la società di gestione ha fatto un bando pubblico per capire l’interesse di investitori privati nel completamento e nella gestione dell’impianto. Ecco siamo a questo punto. A settembre le società interessate presenteranno i relativi progetti».