sabato 17 maggio 2008

Software liberi? Macché: vincono le corporation

Liberazione, 17 maggio 2008
Software liberi? Macché: vincono le corporation
Monopolio dei brevetti
L'Europa come gli Usa

Stefano Bocconetti
Si sono riuniti in segreto, lontano dai riflettori. Si sono visti cinque, sei volte, neanche questo si sa con esattezza. Qualche volta al di qua, altre volte al di là del Pacifico. Si sono incontrati di nascosto. Né potevano fare altrimenti: stano decidendo che il futuro di questo pianeta sarà "a pagamento". Tutto a pagamento.
Un'esagerazione? L'ennesimo allarme di una cultura radicale ormai fuori dai giochi? Forse, comunque le cose stanno così: il futuro - frase all'ingrosso ma serve a capire - si gioca sulla tecnologia. Si gioca sull'uso che si farà delle innovazioni. Su quanto cresceranno, su chi le potrà usare. Sui limiti che saranno imposti al loro utilizzo. Bene, lì, in quelle riunioni segrete, s'è deciso che tutto ciò che è tecnologia dovrà soprattutto rendere. Rendere tanti soldi e tanto potere a pochi. Ai soliti pochi: alla Microsoft, alla Philips, e qualche altro. Hanno deciso che anche da noi, nel vecchio continente, potranno tassare il futuro, insomma. Un esempio, per capire: il telefono che risponde senza premere un bottone, senza click non è un oggetto avveniristico. Servirà, servirà alle persone diversamente abili, e anche se mancano soldi per affrettare le ricerche, tutto fa capire che fra poco ci si arriverà. Quando arriverà nei negozi, però, non avrà più nulla di sociale. Perché costerà tantissimo. Chi si prenderà la briga di produrlo, qui in Italia e in Europa infatti, dovrà pagare centinaia di migliaia di euro. Di royalties. Perché l'idea è stata già brevettata. Non è stato registrato un progetto dettagliato, coi disegni che spiegano come si fa quel telefono, che standard usare, eccetera. No, è stata brevettata l'idea. E brevettare costa tanto.
Così funziona negli Stati Uniti. Così non funzionava nella vecchia Europa. Ma ben presto le due legislature diventeranno uguali. Perché gli incontri segreti di cui si parlava si sono svolti col patrocinio del Tec, HYPERLINK http://www.eurunion.org/partner/euusrelations/TEC.htm"Transatlantic Economic Council . Un ente, chiamiamolo così, che ha solo il compiuto di facilitare il commercio fra Europa e Stati Uniti, armonizzando le due diverse legislature. E in queste riunioni, nelle ultime, è stata invitata un'altra associazione, dalla sigla altrettanto ostica: HYPERLINK http://www.tabd.com/TABD . L'acronimo di Trans Atlantic Business Dialogue, quel gruppo di potenti della terra che si arricchisce con le royalties: Bill Gates, Siemens, British Telecom. Questo gruppo di pressione ha lavorato per convincere la commissione europea a scrivere norme sui brevetti copiando quelle in vigore negli States.
Hanno lavorato e sembra siano stati convincenti. L'allarme è stato lanciato dalla Foundation for a Free Information Infrastructure, la FFII. Non è una delle tante associazioni che si battono per una rete, per un'informatica libera. E' molto di più: è l'organizzazione che due anni fa raccolse qualcosa come due milioni di firme per bloccare il primo tentativo di imporre una legge europea sui brevetti software, sul modello americano. Anzi, nel vecchio continente doveva essere addirittura più "feroce". Perché se fosse stata approvata così come l'avevamo immaginata - ed il primo ad immaginarla era stato un commissario laburista - chiunque avrebbe potuto alzarsi e brevettare anche una "stringa". Quella sequenza di caratteri e numeri alla base del linguaggio informatico. Con la conseguenza che chiunque lavorasse a progettare programmi avrebbe dovuto sottostare alle leggi dei brevetti. Cosa che, invece, era esplicitamente escluso dalla legislazione europea.
Allora, due anni fa, sovvertendo qualsiasi previsioni, la norma fu bloccata. Si era già in seconda lettura del provvedimento, ma la mobilitazione on line promossa dalla FFII fece in modo che qualche governo ci ripensasse. In due anni, però, tante cose sono cambiate. Ci sono più governi di destra, qualche esecutivo ha cambiato idea. Così il commissario Charlie McCreevy, una sorta di ministro delle Finanze Ue, in queste ore già si avventura a parlare di una "patente" bilaterale - americana ed europea - per i prodotti informatici. Sarà uguale fra le due sponde dell'Oceano, e sarà scritta sotto dettatura della Microsoft e della Philips. La FFII ci proverà a fermarli anche stavolta. Ma sarà più difficile. La libertà non sembra più in grado di mobilitare l'opinione pubblica. Le persone, di questi tempi, hanno altro da fare.


17/05/2008