giovedì 3 giugno 2010

«Mi minacciano vogliono zittirmi. Ma non ho paura»

l’Unità 3.6.10
«Mi minacciano vogliono zittirmi. Ma non ho paura»
Hanin Zuabi, parlamentare araba nella Knesset, insultata in aula dalla collega Miri Reghev, del Likud: «Vai via Traditrice, sei il cavallo di Troia dei terroristi»
di U. D. G.

Provano a zittirci. Ci gridano traditori. Ci considerano dei cittadini-paria, ma non riusciranno a chiuderci la bocca. Continueremo a protestare contro lo scempio perpetrato a Gaza e non ci faremo intimidire dai razzisti che stanno nel Governo». È un torrente in piena, Hanin Zuabi, parlamentare del partito nazionalista arabo Balad. La incontriamo poche ore dopo essere stata aggredita verbalmente alla Knesset da Miri Reghev, parlamentare del Likud, il partito del primo ministro Benjamin Netanyahu.
Per gli oltranzisti israeliani Zuabi è «colpevole» di aver partecipato alla spedizione della Freedom Flotilla e di aver poi descritto come brutale
il blitz delle forze speciali. «Vattene a Gaza, traditrice!», le ha urlato contro Reghev incrociandola. «Hanin Zoabi ha quindi tuonato in aula si è resa responsabile di un doppio delitto: si è unita a terroristi e ha commesso un crimine morale contro lo Stato d’Israele». «Va punita sentenzia la parlamentare del Likud non vogliamo cavalli di Troia dentro la Knesset».
«Sono orgogliosa di ciò che ho fatto dice Hanin Zuppi a l’Unità come cittadina israeliana e come persona che combatte per una pace giusta, tra pari, con i palestinesi. Sono altri, quelli che hanno esaltato l’assalto contro la nave turca, che dovrebbero vergognarsi».
La voce di Hanin Zuppi si fa flebile, il suo sguardo si vela di lacrime quando torna a quei drammatici momenti vissuti in prima persona. Lei, durante il blitz dei commando della Marina israeliana, si trovava al secondo piano della nave. Non ha visto alcun atto di violenza da parte dei passeggeri contro i militari israeliani. «Ho visto racconta persone innocenti uccise dai soldati. Ho visto feriti gravi abbandonati per ore, senza soccorsi. Quando i militari uccidono, possono anche aspettarsi una reazione delle loro vittime».
Per avere denunciato tutto questo, Hanin Zuppi è entrata nel mirino della destra internazionalista. «Ho ricevuto minacce di morte rivela a l’Unità se pensano di zittiremo si sono sbagliati di grosso. Quello che mi spaventa è pensare che il futuro d’Israele e della pace sia nelle mani di questi fanatici».
Gli arabi israeliani rappresentano oltre il 20% della popolazione d’Israele (più di un milione di persone), ma c’è chi considera questa presenza «ingombrante». Di più: un pericolo per la sicurezza d’Israele e per la sua «purezza ebraica». «Non mi meravigliano gli insulti della Reggeva afferma Zuppi lei non fa che ripetere quello che molti dei suoi amici di partito, anche nel Governo, pensano ma non hanno il coraggio di dire pubblicamente». Quel «coraggio» che non manca al ministro degli Esteri, il super falco: Avigdor Lieberman: «Per lui annota Hanin Zuppi siamo più pericolosi di Aames... Voleva imporre per legge che giurassimo fedeltà a Israele come Stato ebraico e sionista... L’Israele di cui ci sentiamo parte non ha nulla a che spartire con quello propugnato da questi razzisti. Loro vogliono solo ghettizzerai, sognano di cacciarci dalle nostre città».