giovedì 17 settembre 2009

«A Gaza compiuti crimini di guerra» L’Onu accusa, Israele si indigna

l’Unità 16.9.09
Un rapporto di 572 pagine sui diritti umani violati durante l’operazione «Piombo fuso»
Il procuratore Goldstone chiede che sia inviato alla Corte penale internazionale dell’Aja
«A Gaza compiuti crimini di guerra» L’Onu accusa, Israele si indigna
di Umberto De Giovannangeli

Un rapporto Onu di quasi 600 pagine, per un’accusa pesantissima: a Gaza l’esercito israeliano ha commesso crimini di guerra e contro l’umanità. Israele ribatte: accusa vergognosa. È scontro aperto.

«A seguito delle nostre indagini, siamo giunti alla conclusione che le forze israeliane hanno commesso azioni riconducibili a crimini di guerra e possibilmente, per alcuni aspetti, crimini contro l'umanità». Un’accusa pesantissima, quella contenuta nel rapporto delle Nazioni Unite sull’operazione militare «Piombo Fuso» condotta dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. A stendere il rapporto (574 pagine) è stato un pool di quattro esperti internazionali guidato dal giudice sudafricano Richard Goldstone, ex procuratore capo dei Tribunali internazionali per il Ruanda e l’ex Jugoslavia. Il rapporto delle Nazioni Unite accusa Israele di «non aver preso le precauzioni necessarie per ridurre al minimo le perdite di vite civili», come si legge in un riassunto del documento diffuso alla stampa. Goldstone è stato incaricato dal Palazzo di Vetro di indagare le violazioni del diritto internazionale nel corso dell'intervento di Israele nella Striscia di Gaza dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009. Il rapporto sostiene che il governo israeliano ha «imposto un blocco di rifornimenti pari ad una punizione collettiva» per la popolazione delle Striscia di Gaza, «portando avanti una politica sistematica tesa a isolare e privare di risorse» i civili.
D'altro canto il rapporto rimarca anche che il lancio di missili contro Israele da parte palestinese costituisce «un crimine di guerra e può essere ritenuto crimine contro l'umanità» in quanto non distingue fra obiettivi militari e civili. Hamas è sotto accusa. Nel presentare il rapporto,il giudice Goldstone ha anche esortato i miliziani i palestinesi a liberare il soldato israeliano Gilad Shalit, sequestrato nel 2006 e da allora tenuto prigioniero a Gaza.
ACCUSA E DIFESA
Goldstone, un ebreo, ha definito «ridicole» le accuse di antisemitismo che gli sono state rivolte da ambienti israeliani del rapporto. «Accusarmi di antisemitismo è ridicolo» ha detto Goldstone, presentando il rapporto dell'Onu molto critico su comportamento degli israeliani, ma anche dei palestinesi, nel corso dell' operazione militare «Piombo Fuso». In una conferenza stampa al Palazzo di Vetro Goldstone ha detto: «Sono ebreo, ho legami con Israele, e sono stato profondamente deluso» dall'atteggiamento israeliano nei miei confronti in questa vicenda. «Penso che quello che ho fatto sia nell'interesse di Israele». Goldstone ha chiesto che il suo rapporto sia trasmesso alla Corte Penale Internazionale (Cpi) dell'Aja, e al Consiglio dei diritti umani dell'Onu, che lo ha ordinato. Il pubblico ministero della Corte de L'Aja, l'argentino Luis Moreno-Ocampo, dovrà esaminare il dossier preparato da Goldstone «il più rapidamente possibile», ha auspicato il giudice sudafricano.
GERUSALEMME FURIOSA
Durissima la reazione d’Israele. Quel rapporto si legge in una nota di reazione diffusa dal ministero degli Esteri da Gerusalemme «scrive un capitolo vergognoso nella storia del diritto internazionale e del diritto dei popoli all'autodifesa». Nella nota si afferma che «il verdetto era stato già scritto in anticipo a Ginevra» e si accusa la commissione guidata da Goldstone di «essersi limitata a raccogliere testimonianze false o unilaterali contro Israele» nella sua recente missione nella regione. Di qui la convinzione del ministero degli Esteri israeliano che «il rapporto scriva un capitolo vergognoso nella storia del diritto internazionale e del diritto all'autodifesa dei popoli». Principio, quest'ultimo, invocato da Israele a fondamento dell'operazione Piombo Fuso.